Con questo blog voglio divertirmi e farvi divertire.



Sono docente alla scuola media di primo grado e insegno francese. La fantasia (o mancanza di studio) dei miei alunni arriva a tali livelli che ho deciso di condividere le battute o le vicende più divertenti.



Quindi posso solo augurarvi buona lettura e... buon divertimento!






20 aprile 2011

Cosa mi ha chiesto?

Oggi c'è stato il teatro in lingua francese. Il tanto discusso Notre Dame de Paris (andate a leggere il post che lo riguarda). Gli attori sono stati in gamba ed erano solo tre per ricoprire tutti i ruoli. Forse è piaciuto più a noi prof che ai ragazzi! Comunque gli alunni hanno anche dovuto partecipare cantando e ballando, quindi credo che siano stati contenti.
Dopo lo spettacolo abbiamo diviso i ragazzi per gruppi e gli attori hanno svolto delle attività di laboratorio molto carine. E la cosa più bella è che il tutto era in lingua francese parlata da madrelingua (e un padrelingua - vedere un altro post), il che non guasta mai!
Ad un tratto una delle attrici ha domandato ai ragazzi: "Qu'est-ce que tu feras plus tard?" (cosa farai da grande?) e si è rivolta ad una mia alunna.
Lei ha risposto, ahimé in italiano: "Il liceo scientifico". Dopo di che si è girata verso una compagna e ha chiesto: "Ma cosa voleva quella?".
E la compagna: "Ti ha chiesto cosa farai da grande".
E l'altra ancora: "Ah... e io che le ho risposto?"

19 aprile 2011

Lessico: questo sconosciuto!

Come scrivevo in un post precedente (quello del carnaiolo), nelle seconde stiamo studiando il lessico del supermercato: reparto, commerciante e prodotti. Le battute di oggi sono davvero carine!

Prima parola trovata: poissonnier (pescivendolo).
"Allora ragazzi. Se poisson è pesce, chi è il poissinnier?"
Un ragazzo: "Il pesciolaio"
Un altro: "Il pesciaio"

Altra associazione. La crémerie è la latteria. E il crémier chi sarà mai?
"Il lattaiolo"
"Ma no, è il lattivendolo!"
"Per me è la lettiera"
"Ma va, la lettiera è quella che allatta".

Ma dove vanno a fare la spesa questi qui?!?

Problemi di (madre)lingua

Come tutte le scuole che si rispettano, abbiamo avviato il progetto madrelingua per inglese. Ossia una volta a settimana viene a scuola un madrelingua (uomo o donna che sia) a tenere lezione nelle singole classi.
Così è stato detto agli alunni: "Da settimana prossima verrà l'insegnante madrelingua".
E i ragazzi: "Che bello!"
Prof: "Eh sì! L'anno scorso era una donna, ma quest'anno è un uomo. Vedrete che vi divertirete!"
Ragazzi: "Ma prof, se è un uomo allora è un PADRELINGUA!!!"

18 aprile 2011

My English teacher

 
Letterina di inglese:
"My English teacher is very nice but when he gets angry... ARE CABBAGES!"
Traduzione: il mio prof di inglese è molto simpatico ma quando si arrabbia... so' cavoli!!!

Scienze, storia e altro ancora!

La mia collega di scienze entra in sala prof disperata, urlando e dicendo cose insensate. Allora le domando: "Ma che succede?".
Lei: "Ho fatto fare la verifica di scienze. Leggi cosa ha scritto XXX!"
Mi porge il compito e leggo. Domanda: "Perché gli uomini primitivi non hanno vissuto contemporaneamente ai dinosauri?"
Risposta dell'alunna: "Nel Medioevo non eravano uomini ma eravamo scimmie e ci siamo salvati dai dinosauri perché sapevamo arrampicarci sugli alberi".
Sembra il riassunto della storia umana in due righe, vero? ;)

Ma il pusher...

"Prof, ma il pusher, lo spacciatore, è un verbo francese?"
Io: "Che dici?"
"Eh prof... finisce in -er!!!"

16 aprile 2011

Nuove tecniche per copiare


Questa è davvero interessante. Ancora non l'avevo sperimentata.
Ogni tanto mi capita di scoprire gli alunni che copiano durante le verifiche. Se sono discreti a volte faccio finta di niente, specie se è gente che non l'ha mai fatto. Un momento no può esserci per tutti. Se invece sono recidivi, ritiro il compito e tanti saluti.
Qualche giorno fa ho fatto fare una verifica in seconda. Ho consegnato il compito, ho chiesto di compilare con nome, cognome e classe e ho iniziato a spiegare gli esercizi e le consegne.
Una ragazza non ha nemmeno aspettato che finissi e ha iniziato a scrivere per completare gli esercizi. Ma chissà com'è che continuava a guardare dentro l'astuccio. Ho pensato: "Avrà i bigliettini! Potrebbe almeno aspettare che termino la spiegazione e torno alla cattedra. No?".
Così mi sono avvicinata a lei e le ho domandato: "Che fai? Qui cosa c'è?".
Le prendo l'astuccio, guardo dentro e... non c'erano bigliettini. C'era il cellulare acceso. Aveva fotografato le pagine del libro e stava copiando da lì.
Incredibile!!!

Non so come si accende...

Anche questa non è capitata a me, ma ero presente!
Avevo urgenza di parlare di una questione scolastica con la collega di musica, così l'ho raggiunta nell'aula di musica quando avevo un'ora buca.
Appena la vedo, le domando: "Come mai qui oggi?".
E lei: "Un ragazzo ha dimenticato la tastiera a casa così siamo venuti qui almeno usa il pianoforte".
Infatti mi giro e vedo un ragazzo seduto di fronte al piano. Tutti gli altri stavano suonando, ma lui stava lì a guardarsi intorno. Mentre parlavamo, la collega ogni tanto ha anche dovuto sgridarlo per spingerlo a suonare. Ma lui niente.
Alché mi ci sono messa anche io: "Dai suona. Cosa aspetti?".
Il ragazzo si gira di scatto e urla: "Ma non so come si accende!".
Noi in coro: "Ma non si accende!!! E' un pianoforte, non una tastiera!!!".
Che disastro...

Generazione tecnologica?!?

Ogni tanto è bello portare gli alunni nell'aula computer o nell'aula con la lavagna multimediale, sperando di motivarli un po'.
E così ho fatto. Un giorno entro in classe e annuncio: "Forza ragazzi! Prendete solo il quaderno e una penna. Andiamo nella sala pc. Lasciate qui le cartelle che tanto non servono".
Mi hanno seguito super volentieri. Così ci siamo accomodati, abbiamo acceso i pc e ho iniziato a farli lavorare. Mi affianco ad un ragazzo che non trovava il file da usare. Gli spiego passo passo cosa fare (clicca qui, clicca lì...) e poi gli dico: "bene, ci siamo. Ora apri la cartella".
Lui mi guarda e sta fermo.
"Dai apri la cartella!".
Mi guarda sempre più basito.
"C'è qualche problema?", gli chiedo alla fine.
"Ma prof, l'ho lasciata in classe!".
"Ma non quella cartella!!! La cartella del pc, il folder!!!".
Insomma ho dovuto farlo io. Ma questa non è la generazione tecnologica?!?

Cotto... ma anche crudo!

Quella di oggi non è capitata a me, per fortuna, ma al collega di lettere, il quale poi è corso a raccontarmela.
Durante la lezione di grammatica (italiana) ha domandato ai ragazzi: "Cotto è il participio passato di quale verbo?".
E un ragazzo: "PROSCIUTTO!".
Che dire... Buon appetito!!!

Notre-Dame de Paris o La Bella e La Bestia?

Fra pochi giorni ci sarà il teatro in francese per le classi seconde. Quest'anno vedranno Notre-Dame de Paris, un po' rivisto e corretto con il lieto fine (non previsto da Hugo) ma va bene così.
Così ho preparato un bellissimo power point e ora lo mostrando alle varie seconde per prepararle. Tutto lo spettacolo si svolgerà in lingua e vorrei che capissero qualcosa!
Proprio ieri ho domandato ai ragazzi se conoscessero un po' la storia. Infatti sono partita dal presupposto che avessero già visto il cartone della Disney. Così ho chiesto quali fossero i personaggi principali. Qualcuno ha detto: "Il gobbo".
Qualcun altro: "Esmeralda".
Altri ancora: "Il cavaliere col cavallo".
Pochi: "I gargouilles".
Uno solo: "Il candelabro e l'orologio!".
Anche i compagni si sono zittiti, oltre alla sottoscritta. Ho domandato: "Di che parli?".
E lui: "Ma sì, prof. C'è anche la scena della cena!".
In coro io e i compagni abbiamo immediatamente ribattutto: "Ma quello che dici tu è La Bella e La Bestia!".
E il ragazzo: "Ah già! Mi confondo sempre. Ma tanto è la stessa cosa. No?".
Eh già... povero Hugo...

1 aprile 2011

Nuova professione: il CARNAIOLO

In seconda ho iniziato il lessico del supermercato: cibi, reparti e chi vende cosa.
Ad esempio il pescivendolo (poissonnier) vende il pesce (poisson), oppure il pasticcere (pâtissier) lavora in pasticceria (pâtisserie) e via dicendo. Ma il boucher (macellaio) vende la viande (carne).
Alunni: "Prof! Cosa vuol dire boucher?"
Io: "Ragionate. Cos'è la viande?"
Alunni: "La carne"
Io: "E quindi chi è il boucher?"
Un alunno: "Il carnaiolo!".
Io: "Bravo".